Sottile ironia con un velo d’amarezza, è così che la street art racconta il Coronavirus e la situazione che il mondo intero sta affrontando. Lo fa a modo suo, con spray alla mano e mascherina non solo sul viso di chi dipinge, ma anche su quello di chi è dipinto.
Muri che diventano manifesti giganti di un’ epoca difficile da rimuovere, non basterà imbiancare e ridipingere.
Ciò che veramente ci colpisce di questa emergenza è il blocco psicologico e fisico di non potersi
toccare che per molti si trasforma in un non volersi toccare.
É un bisogno di protezione spasmodico che non viene accontentato dall’uso di mascherine e dell’igienizzante, perchè a cadere sono state tutte le nostre sicurezze, tutte le cose che abbiamo dato per scontato, anche la la libertà di scelta, che al momento appare ancora lontana.
Il Coronavirus diventa Street Art
La street art che da sempre trasforma il disagio in colore, ha detto la sua in molte forme, trasformando situazioni e persone, spostandole dal ruolo e dal luogo solito.
É così che un’infermiera porta sotto la divisa, l’uniforme di Superwoman sul muro di Hamm, una città della
Germania o che il principe Harry indossa un’informale felpa con su scritto “KEEP CALM AND WASH HANDS” su un muro di Los Angeles.
Lo street artist TVBOY ha reinterpretato e “sanificato” i grandi classici dell’arte come il romanticissimo bacio di Hayez che protegge i due amanti con mascherine sul viso e amuchina tra le mani ed ha coperto l’enigmatico sorriso della Gioconda, ritratta intenta a scattarsi un selfie con un cellulare di ultima generazione, come la più cool tra le influencer.
Anche i Simpson siedono sul loro divano con le mascherine su un muro di Pompei, anche se ci sarebbe qualcosa da ridire sulla distanza di sicurezza
Mentre a Brescia, uno stencil che centra in pieno il legame tra Street Art e Coronavirus, ritrae un igienizzante mani che si chiama Future? e riesce a riassumere sinteticamente il pensiero di tutti, l’incertezza e il dubbio su come sarà il mondo dopo e soprattutto…come saremo
noi?