#NoMoreMatildas è la campagna di AMIT (Association of Women Researchers and Technologists), nata in Spagna, che ha avuto modo di sensibilizzare i diversi attori sociali – educatori, media e persino politici – sui pericoli che l’invisibilità delle donne nella scienza ha sulle vocazioni scientifiche delle ragazze. Una campagna che è diventata un fenomeno sociale nella cultura popolare spagnola.
“Riesci a immaginare cosa sarebbe successo se Einstein fosse nato donna? Probabilmente non sapremmo chi è Einstein oggi. E probabilmente i meriti delle sue scoperte sarebbero stati presi da un collega ricercatore o anche da suo marito”.
È questa la prima cosa che si legge sul sito #NoMoreMatildas. Il movimento sottolinea quanto la mancanza di referenze femminili abbia avuto un forte impatto sulle aspirazioni professionali delle ragazze che si traduce in una minore presenza femminile nelle carriere STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
LE CONSEGUENZE DELL’EFFETTO MATILDA e il movimento #NoMoreMatildas
Questo fenomeno, noto come “Effetto Matilda” in onore di Matilda Joslyn Gage, 1a prima attivista a denunciarlo, indica l’ingiustizia che ha sistematicamente portato ad ignorare le scoperte di brillanti scienziati nel corso della storia. La Gage era stata coinvolta nell’abolizionismo e nella difesa dei nativi americani. Una vera e propria attivista, particolarmente importante durante la lotta per il diritto di voto e la liberazione delle donne. Giornalista e lavoratrice inarrestabile ha sempre rischiato la sua stessa libertà per gli altri, andando addirittura in prigione per aver ospitato in casa schiavi fuggitivi. È in suo onore che la Ong spagnola AMIT ha fondato il movimento con l’obiettivo di aiutare le donne a trovare il proprio ruolo nella scienza e ad ottenere il giusto riconoscimento del loro lavoro. I dati attuali evidenziano quanto il problema sia ancora fortemente radicato.
Basta analizzare i dati e considerare che in Spagna le donne iscritte alla facoltà di Ingegneria informatica sono il 12%. Anche quelle iscritte a Matematica sono diminuite del 60% rispetto agli anni scorsi. Secondo i dati rilasciati dall’Unesco, attualmente nelle facoltà scientifiche la presenza femminile è solo del 28%.
TI SEI MAI CHIESTO COSA SAREBBE SUCCESSO SE EINSTEIN, FLEMING E SCHRÖDINGER FOSSERO STATE DONNE?
La campagna #NoMoreMatildas vuole fare qualcosa al riguardo, raccontando le storie di queste donne, in modo da dare risalto alle loro scoperte e ai loro inestimabili contributi.
Con questa idea, AMIT ha come obiettivo quello di raggiungere una maggiore presenza di scienziate all’interno dei libri di testo scolastici. Così facendo, queste donne potranno essere considerate dei punti di riferimento, oltre che uno stimolo per risvegliare una vocazione scientifica nelle ragazze e contrastare gli stereotipi di genere che, fin dalla prima infanzia nidificano nelle loro menti e fanno credere loro di essere meno intelligenti e dotate rispetto ai ragazzi.
#NoMoreMatildas ci invita a immaginare, attraverso tre storie, come sarebbe stata la vita di Albert Einstein, Alexander Fleming ed Erwin Schrödinger se fossero state donne.
La prima edizione degli Storybook ha riscosso un grande successo raggiungendo il sold out in pochissimo tempo. Questo risultato fa ben sperare: è necessario che si assuma consapevolezza, non sottostando agli stereotipi. L’effetto Matilda è reale ed è spesso alimentato da meccanismi inconsci che devono essere abbattuti al grido di #NoMoreMatildas.