Il futuro della riqualificazione edilizia e degli incentivi fiscali, come il Superbonus e le case green, è oggetto di analisi e discussioni. Un’analisi delle proposte avanzate dall’ANCE al fine di preservare gli incentivi fiscali e stimolare una riqualificazione edilizia ed energetica sostenibile per tutti.
Alla luce delle sfide poste dall’Unione Europea per accelerare la riqualificazione del patrimonio edilizio è necessario chiedersi: cosa è stato fatto finora e cosa dovrebbe essere fatto per mantenere in vita il Superbonus?
ANCE per la transizione ecologica
L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha presentato proposte concrete per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano. Queste proposte vanno oltre la semplice narrazione del processo iniziato con l’Ecobonus e accelerato dal Superbonus 110% durante la pandemia.
Tuttavia, quest’ultimo è ora a rischio di essere accantonato con il nuovo governo.
Dati chiave sull’edilizia in Italia
Nella sua analisi, ANCE mette in luce alcuni dati fondamentali sul patrimonio edilizio italiano. Ci sono oltre 12,2 milioni di edifici nel paese, di cui oltre il 70% è stato costruito prima dell’introduzione delle norme antisismiche e sull’efficienza energetica.
Questo patrimonio ha superato abbondantemente i 40 anni, una soglia che richiede urgenti interventi di manutenzione. Solo 2.800 edifici vengono riqualificati annualmente tramite l’Ecobonus, a causa dei costi troppo elevati per le famiglie.
L’effetto del Superbonus 110%
Il Superbonus 110% ha portato alla riqualificazione di oltre 400.000 edifici in soli due anni e mezzo grazie al Decreto Rilancio. Tuttavia, questo rappresenta solo il 5% degli edifici che necessitano di riqualificazione, con notevoli differenze regionali tra il Centro Nord e il Mezzogiorno, principalmente a causa delle differenze climatiche.
Politica di incentivazione sostenibile e proposte per le case green
In vista delle sfide imposte dalla revisione della Direttiva Green, ANCE ha proposto una serie di misure per garantire la sostenibilità economica degli interventi da parte delle famiglie e la sostenibilità finanziaria pubblica.
Questi punti delineati dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili costituiscono una solida base per sviluppare una strategia efficace per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano. Se implementati, potrebbero permettere l’intervento su circa 120.000 edifici all’anno, con un costo annuo di circa 20 miliardi per lo Stato, garantendo al contempo la sostenibilità economica degli interventi per tutte le parti coinvolte e il raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione edilizia stabiliti dall’Unione Europea in tempi accettabili.