Facebook Instagram e Google stanno facendo del loro meglio per combattere contro tutti coloro che stanno cercando di lucrare sull’emergenza sanitaria in atto a livello mondiale.
Blocco sulle inserzioni pubblicitarie relative alle mascherine, rimozione delle fake news inerenti al Covid-19, spazi dedicati alla promozione di informazioni veicolate da fonti ufficiali e reindirizzamento diretto a queste ultime se si provano a cercare in rete o sui social informazioni sul Coronavirus, sono solo alcune delle iniziative che i grandi colossi di internet stanno attuando per dare attivamente una mano nella gestione di questa pandemia globale .
Purtroppo però, nonostante tutti i loro sforzi e le risorse impiegate, c’è sempre chi riesce a trovare un modo per aggirare le regole, una piccola scappatoia che permette di continuare a pubblicizzare i propri prodotti o diffondere notizie non esatte.
Come superare i blocchi?
Un digital marketer è riuscito nell’intento di vendere e promuovere delle mascherine aggirando con semplicità le direttive di alcune tra le più grandi compagnie del mondo, come Snapchat, Facebook e Google.
Nonostante gli sforzi di queste piattaforme per tutelare i propri utenti e le rigide politiche sulla promozione e la vendita dei dispositivi di protezione individuale, c’è ancora chi riesce ad infrangere le regole, evitando di inserire keywords che renderebbero il proprio prodotto riconoscibile e individuabile durante i controlli.
Un’azienda Estone, che ha legami con diversi siti web, è stata scoperta a promuovere con degli annunci visibili su Google, Facebook e Snapchat, una mascherina chiamata OxyBreath Pro che ha sollevato diverse preoccupazioni tra gli esperti e il governo del paese, impegnati ad individuare tutti coloro che provano a trarre vantaggio da questa situazione di emergenza mondiale.
Jordan Herman, ricercatore di minacce presso RiskIQ, che ha contribuito ad analizzare le pratiche online di questa azienda, ha riscontrato che quest’ultima sembrerebbe gestire una rete di siti di e-commerce, corredata da aziende e rivenditori affiliati che vendono prodotti falsi, difettosi o forse addirittura inesistenti per truffare utenti poco prudenti.
Tutte le piattaforme stanno facendo il possibile per bloccare queste azioni che cercano di arricchire senza ritegno alcuno chi le compie, sfruttando una situazione di emergenza sanitaria come quella del Covid-19. Nel farlo però stanno penalizzando tutte le aziende che operano nella legalità come la nuova The Face Mask, bloccando anche a loro tutte le possibilità di sponsorizzazione o di condivisione del vastissimo catalogo a disposizione.