“Cosa postare su LinkedIn?” è una domanda che sembra semplice ma che attanaglia molti neo, e non, frequentatori del social. Per fortuna esistono cinque soluzioni a prova di “share”.

Hai aperto il tuo profilo LinkedIn, magari perché ti avevano detto che “devi” farlo e che ti aiuterà a renderti più credibile come professionista nel mondo del lavoro. Hai inserito tutte le informazioni di base, i tuoi studi, le tue esperienze ma dopo i primi step ti senti perso. 

Che si fa su LinkedIn? Ma, soprattutto, cosa si pubblica?

I dati demografici di LinkedIn lo rendono una piattaforma ideale per la pubblicazione di contenuti molto pertinenti e condivisibili, specialmente nel settore B2B, ovvero business to business. 

Questo perchè LinkedIn:

  • ha 61 milioni di utenti dirigenti;
  • altri 40 milioni sono decision maker, ovvero responsabili;
  • dopo l’e-mail, è il canale preferito per i contenuti relativi al business;
  • detiene il 50% di tutto il traffico social B2B.

Se vuoi conoscere i tipi di contenuti che funzionano meglio su LinkedIn questa è la guida che la Brafton, una nota agenzia americana di Content Marketing ha diffuso.

Cosa postare su LinkedIn

Ecco qui cinque soluzioni a prova di “share” per LinkedIn:

1.Blog post 

Il contenuto a lungo termine funziona meglio, ma bisogna impegnarsi sul testo teaser/anteprima in modo che incuriosisca e che invogli alla call to action, ovvero al rimando al blog.

2.Repost 

LinkedIn non è instagram e quindi l’ego si fa un po’ da parte. Pubblicare anche contenuti coinvolgenti e affidabili di altre aziende, o persone, magari offrendo il proprio punto di vista è sicuramente il giusto approccio alla community di questo social. 

3. Video

Un modo per eseguire numeri di coinvolgimento è attraverso i video, quindi considera la creazione di brevi interviste, riassunti, animazioni o la condivisione di qualche lavoro realizzato. Attenzione al formato: di certo non sarà performante pubblicare un reel o un TikTok.

4. Testo (e basta)

Da alternate ai feed visivi sicuramente una buona dose di copy nudo e crudo. Che si tratti di condividere suggerimenti, promuovere hack o semplicemente di analizzare qualcosa che si è studiato o vissuto lavorativamente e che possa generare dialoghi e riflessioni.

5. Foto e illustrazioni

Le foto, in particolare quelle autentiche, brandizzate o sovrapposte con il testo, possono essere una buona vetrina su LinkedIn. Inoltre, in molti casi, aiutano ad umanizzare i profili, spesso un po’ troppo formali. LinkedIn è di certo la patria social della formalità ma anche questa va calibrata. 

E ora…non ti resta che aprire LinkedIn e postare!