Estate 2020, una stagione decisamente atipica, piena di nuove regole da rispettare, anomalie e restrizioni, ma che porta con sé insieme all’incertezza del futuro, la voglia di ripartire e di tornare a vivere.
Ed è ormai alle porte uno dei week end più hot della stagione dove si prevede un forte esodo verso le più gettonate mete balneari,per vivere rigorosamente un’estate Made in Italy.
Si sa che il Covid ha generato conseguenze pesanti soprattutto al settore del turismo e che, malgrado i segnali di ripresa, i danni generati dalla fase 1 del lockdown sono quasi del tutto irrecuperabili.
Molti Italiani, per la precisione il 15,3 %, rimarranno a casa per ragioni economiche, il restante 33,7 % ha comunque deciso di restare a casa, per timore di un contagio o per motivi di lavoro.
Ad ogni modo un restante 51% degli Italiani non rinuncerà alla villeggiatura estiva, optando però per mete sicure e tranquille e soprattutto restando nella nostra penisola.
Quali sono le mete più gettonate per un’estate Made in Italy?
Il turismo di prossimità, si conferma ufficialmente come trend dell’estate 2020.
La meta più gettonata è la Puglia, seguita dalla pur molto apprezzata, ma meno facilmente raggiungibile, Sicilia.
Le persone hanno evidentemente preferito i luoghi all’aperto e orientato le loro scelte verso mete di benessere, natura e buon cibo, rinunciando alle città d’arte, alle capitali europee e in generale, ai luoghi potenzialmente più affollati.
Ed è per questo che nella ricerca di paesaggi, natura, prodotti di qualità, cibo e tradizione la Puglia si conferma una delle mete più ambite, apprezzata già negli ultimi anni dai vip e non solo, confermandosi come meta del 2020 grazie anche alla facile raggiungibilità da gran parte della penisola.
Una terra piena di tradizioni, che offre svariate opportunità e che quest’anno più del solito appare come porto sicuro, ma lo sarà anche dopo l’invasione massiva alle porte? Augurandoci tempi migliori per tutto lo stivale nel frattempo riscopriamo il bello dei nostri territori in una estate a metà, dove per una volta sentirsi “a casa” conta più di tutto il resto.