Se nel cinema esistono i Ghostbusters, Google lancia il suo nuovo programma di ricerca degli errori chiamato Bug Hunters. Cos’è, come nasce e in cosa consiste? Quale sarà l’obiettivo di questa nuova piattaforma?

Bug Bounty, cos’è?

Prima di parlare nello specifico di Bug Hunters andiamo a capire cosa sia il Bug Bounty. Parliamo di una pratica molto utilizzata dai maggiori siti web e dalle grandi aziende che si muovono su internet. Essenzialmente gli sviluppatori software si avvalgono a loro volta di diverse persone che hanno il compito di ricercare bug, errori e vulnerabilità della “propria creatura” in modo da migliorarne prestazioni e velocità.

Google Bug Hunters

Proprio nell’ambito del Bug Bounty, il gigante della ricerca sul web si sta muovendo iniziando a dare una svecchiata alle sue varie piattaforme dedicate proprio alla ricerca di problemi ed errori. Google ha, quindi, deciso di unificare tutti questi siti in un’unica e grande piattaforma dal nome “Bug Hunters“. All’interno di questo nuovo sito, si potranno segnalare gli errori non soltanto del motore di ricerca ma di ogni servizio Google partendo da Chrome fino ad arrivare a Gmail e molti altri ancora. Grazie all’aiuto della propria utenza, quindi, la Grande G potrà tenere sotto controllo tutti gli errori all’interno delle proprie proprietà sul web. 

Come funziona?

Il funzionamento è molto semplice. Segnalazione dell’errore da parte dell’utente e ricezione da parte di Google sono i 2 passaggi fondamentali ma l’utente è invogliato ad andare alla ricerca di eventuali errori grazie ad un sistema di classifiche e premi che Google ha ideato. Un’idea che in realtà per lei non è poi questa grande novità visto che si tratta di un sistema che nasce quasi dieci anni fa con Chromium. Il gigante della ricerca, secondo i numeri pubblicati sul proprio blog, ha dichiarato che dal lancio di questo programma ha risolto circa 11 055 errori che sono stati segnalati tramite notifiche, un risultato arrivato grazie a 2022 ricercatori. In dieci anni, sempre secondo le stime di Google, sono stati “elargiti” più di 29 milioni di dollari per ricompensare i Bug Hunters che sono stati davvero indispensabili per riuscire ad offrire un servizio sempre più performante.