Crisi devastante per le oltre 300.000 attività di ristorazione in Italia.
Il ritorno della clientela straniera sembra un lontano miraggio, si prevede un ritorno di clienti esteri non prima del 2021, per ora anche i Dining Bond (le formule che permettono di prenotare ora e mangiare a pandemia conclusa) sono fermi a poche prenotazioni.
Fatale una forte diminuzione della clientela business, vista la probabile drastica diminuzione delle riunioni commerciali. Non si tornerà presto alla normalità e alcune nuove abitudini, maturate a causa del lockdown, non saranno sradicate in tempi brevi.
La ristorazione potrà salvarsi solo con una nuova formula, addio alle tavolate, attenzione maniacale all’igiene e utilizzo di ingredienti tradizionali, grazie alla riscoperta in questi mesi della cucina di un tempo.
Si potranno gestire in sicurezza massimo 1/3 dei posti attuali. Le immagini da Wuhan sono emblematiche.
Notevole impulso alle cucine a vista, tutto sarà rarefatto e probabilmente vincerà chi comunicherà meglio i suoi standard di sicurezza e la tracciabilità della filiera dei suoi ingredienti.
Le paure spazzeranno via le cucine etniche e i fast food e sarà probabilmente diminuita l’offerta a favore dell’ italian food .
I grandi chef dovranno rassegnarsi a limitare i fronzoli e dare sostanza ai propri piatti.
La tecnologia sarà l’alleata per ottimizzare le attese, la rotazione dei coperti e l’assenza dei menù che dovranno essere scaricati sullo smartphone per evitare contagi.
Entrare nel device delle persone aiuterà la ristorazione, si potranno fornire informazioni dettagliate e si potrà costruire un database dei clienti che potrebbe diventare un patrimonio importante per gestire le offerte, i suggerimenti e le novità in cucina.
La domotica aiuterà ad evitare i contatti del cliente con maniglie, corrimano e bagni porte aperte o elettroniche.
La task force del governo che sta lavorando ai nuovi tempi della società, creerà nuove fasce orarie anche per la ristorazione, prima tra tutte sarà rivisitata la pausa pranzo.
Capitolo a parte per l’asporto, che prevederà protocolli rigidi e consegne in perfetta sicurezza.