L’emergenza Covid ha colpito, in maniera indiscutibile, tantissime realtà lavorative.

Alcune hanno subito uno stop forzato, tanto quanto necessario, altre invece hanno dovuto incrementare la propria mole di lavoro e, contemporaneamente, tenere l’attenzione al massimo per riuscire a svolgere le proprie mansioni in totale sicurezza per se stessi e per gli altri.

Mimmo Poziello, direttore Coop Roma, ci parla -dandoci il suo esclusivo punto di vista- delle sfide che i supermercati hanno dovuto affrontare e del ruolo che hanno ricoperto durante il diffondersi della pandemia.

Qual è stato il legame tra i supermercati e il Covid?

Durante questa emergenza sanitaria, le certezze nella vita delle persone sono state davvero poche.
Una tra tutte è stata sicuramente ” Posso andare al supermercato! “
In un periodo dove la mancanza di rapporti diretti ci spinge a uno sforzo in più dal punto di vista della comunicazione e del dialogo, grazie alle videochiamate che ci permettono di mantenere i rapporti lavorativi e personali, l’interazione con l’essere umano è, per ovvi motivi, venuta a mancare.

Il Supermercato in questa fase è chiamato a ricoprire una funzione sociale in cui nasce un nuovo modo di comunicazione e dialogo. Quasi a voler dimenticare cosa accade fuori e il maledetto Coronavirus.

Tralascio di proposito gli eventi più scontati come l’ingresso contingentato e strade prive di traffico.
E’ caduto il muro del tempo tiranno, mi godo la spesa camminando tra le corsie, degustando ed immaginando un nuovo piatto da preparare o da inventare per far coniugare la ricetta di mammà con l’innovazione alla masterchef.

Quindi subito alla ricerca di lieviti, farina , uova e una voglia matta di parlare con l’operatore al banco gastronomia e chiedere un consiglio per una ricetta antica ma buona.

E così che si crea un po’ di complicità e soprattutto evasione da un momento irreale che nessuno era preparato a vivere.

Quali sono stati i cambiamenti radicali?


In primis l’operatore del supermercato, in questo momento particolare, è chiamato ad un nuovo ruolo e ha dovuto cambiare il suo approccio lavorativo.

È diventato responsabile della gestione degli eventi, deve rispettare e far rispettare le nuove regole di convivenza sociale.
Sempre cordiale ma con tanta paura nel cuore, paura di ammalarsi o portare il male a casa.

Gli esperti invece dicono che probabilmente i reali cambiamenti saranno quelli che si verificheranno nel prossimo futuro e che porteranno l’esperienza di fare la spesa al supermercatoad essere totalmente diversa da quello che era prima.

Magari saremo più digitali, o purtroppo più poveri a causa della diversa disponibilità economica e del periodo di crisi che questo momento porta con se.

In virtù di questo, le parole magiche per noi del settore esistono e sono diventate dei punti fermi nella nostra visione delle cose:
_solidarietà
_fiducia rinnovata
_valori umani

_ecosostenibilità
_altruismo
_condivisione delle esperienze per il bene comune
_Ottimizzazione del nuovo modello di vita