Il mercato degli investimenti pubblicitari ha segnalato una crescita molto interessante nel mese di febbraio, poco prima dell’emergenza nazionale dettata dalla pandemia da Covid-19.

Un 4,1% in più rispetto al 2019 portando la raccolta nel bimestre a +3,7%. Dati importanti che mostrano la linea di confine che separa il periodo pre-coronavirus e tutto ciò che invece arriverà dopo.

Uno spartiacque fondamentale che cambierà il modo di fare marketing e commercio in maniera importante, e modificherà radicalmente e per sempre le logiche di mercato e la percezione dei prodotti da parte dei consumatori.

Per quanto riguarda la tv si è registrata una crescita nel singolo mese del 3,6%, chiudendo il bimestre a +2%.

Nei primi mesi dell’anno spicca la performance di Discovery Italia, che cresce del 6,4% con una raccolta di 37,1 milioni di euro.

Discreta crescita anche per Rai Pubblicità che mostra un +2,8% (raccolta di 137,2 milioni di euro) e per Mediaset con un +1,8% (323,3 milioni). Sky è cresciuta dello 0,4% (74,7 milioni di raccolta) mentre La7 è l’unica in calo (-0,6%).

Dati negativi invece per i quotidiani, che a febbraio hanno perso il -8,7%, arrivando per i primi mesi dell’anno  a -6,7%. Stessa sorte per i periodici che non mostrano segnali positivi, con cali rispettivamente del -15,4% e -12,2%.

La Radio segna un’ottima crescita del 15,7% nel mese di febbraio chiudendo egregiamente il bimestre a +13,9%.

Secondo i dati di Nielsen, per quanto riguarda l’advertising sul web troviamo nel primo bimestre dell’anno una forte crescita del +9,7% (+4,8% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).

Cinema, transit e outdoor hanno segnato invece nel bimestre un andamento negativo, rispettivamente del -3,1%, -8,9% e -9,5%, in contrapposizione con i dati positivi di GoTv che ha chiuso i primi due mesi a +5,5%.

Numeri positivi per i settori merceologici, con un 11 in particolare crescita, con un apporto di circa 55 milioni di euro. 

Buone performance per bevande (+23,7%), distribuzione (+42%) e telecomunicazioni (+14,7%), che però si contrappongono ai cali di media/editoria (-12,5%) e finanza (-5,6%).

Grande contributo alla crescita hanno dato gli investimenti pubblicitari per le automobili (+11,4%), abitazioni (+13,7%) e industria/edilizia/attivita (+34,2%).

Le agenzie e i broadcaster stanno vivendo un periodo di grandi cambiamenti, con una situazione in piena evoluzione giorno per giorno in base all’evoluzione di un mercato che segue gli andamenti dettati dal Covid.

 L’unica certezza al momento è quella di far fronte comune per intercettare le esigenze del proprio pubblico di riferimento senza perdere qualità e sostanza nella comunicazione. Se le istituzioni mostreranno un appoggio costante e concreto, la creazione e la divulgazione di contenuti e lavoro  potrà garantire una ripartenza e una risalita coraggiosa quando questo periodo di emergenza sarà finito.