Durante il periodo di lockdown ci hanno tenuto compagnia le programmazioni proposte dalle note piattaforme streaming come Amazon Prime Video, Netflix, Disney+. Ma serie TV, film, cartoni animati sono il risultato finale del complesso meccanismo del settore dell’intrattenimento, purtroppo inevitabilmente messo in ginocchio dall’emergenza Covid19.

Infatti il blocco delle attività ha determinato l’inizio di una profonda crisi e ha costretto le produzioni a sospendere le riprese dei film e a rimandarne l’uscita a data da destinarsi.
Si stimano perdite al box office fino al 30% degli incassi annuali, o addirittura sino al 60% se la pandemia dovesse ripresentarsi in autunno.

Dal cinema al teatro, dalla musica allo sport, il settore dell’intrattenimento è stato colpito a 360 gradi.
Finora il copione non promette nulla di buono neanche per i gli altri ambiti del settore, dove i danni ammontano a milioni di euro.
Pensiamo anche alle Olimpiadi di Tokyo 2020 annullate e rinviate alla prossima estate e ciò comporterà una mancanza di introiti provenienti dalle trasmissioni, dalle sponsorizzazioni e dalle partnership pubblicitarie.

Il settore dell’intrattenimento si reinventa durante la pandemia

L’industria dell’entertainment ha da sempre l’obiettivo di catturare l’interesse del pubblico promuovendo attività capaci di suscitare gioia ed emozioni e pertanto creerà il suo lieto fine, rialzandosi e reinventandosi per restare accanto ai suoi spettatori.

Si riparte proprio con lo streaming che durante la quarantena ha avuto un incremento degli utenti, ed ora diventa il trampolino di lancio di nuovi film come “Trolls World Tour” o il palcoscenico di artisti come Jovanotti con il suo Jova House Party.


I nuovi canali si offrono come alternativa valida per divertirsi in sicurezza ma è poco probabile che diventino la normalità, perché le sensazioni, le suggestioni vissute nelle sale cinematografiche, in un’arena gremita di gente o in uno storico teatro non sono paragonabili. Di certo, come in molte sceneggiature, anche qui potremmo trarne una morale.