Greenpeace si scaglia contro Dove che è risultato essere uno tra i brand più inquinanti del pianeta.
Da sempre Dove risulta essere tra i leader della comunicazione positiva verso le persone, ma non è esattamente così e a dimostrarlo sono tutte le bottiglie e le confezioni in plastica che finiscono per inquinare gli oceani.
Tutto ciò viene rappresentato attraverso una campagna di Greenpeace che, ricordando lo stile della campagna “Toxic influence” di Dove prodotta da Ogilvy nel 2022, si posiziona contro Unilever poiché quest’ultima è una tra le cause dell’inquinamento di plastica per via dei suoi packaging e dei suoi prodotti.
Il documentario intitolato “Toxic Influence: The Dark Side of Dove”, diretto dalla regista Alice Russell, comincia con una scena madre-figlia che commentano le pubblicità di Dove in maniera positiva e poi una volta mostrato l’impatto che questi prodotti hanno sull’ambiente si ha un senso di repulsione verso il marchio.
Toxic Influence: The Dark Side of Dove
Oltre al film però c’è stata anche una manifestazione a Londra con la quale gli attivisti di Greenpeace hanno cercato di sollecitare l’azienda a trovare delle soluzioni e hanno deciso di bloccare l’ingresso della sede centrale di Unilever con striscioni e scritte come “la vera bellezza non è così tossica” e con creazioni giganti di confezioni in plastica.
Secondo alcuni dati Unilever, casa madre di Dove, è uno tra i maggiori inquinatori di plastica a livello globale e risulta abbia venduto 1700 bustine in plastica, inquinanti ogni secondo, e si pensa che solo nel 2022 Dove abbia prodotto 6,4 miliardi di confezioni mentre invece un’indagine di Greenpeace Southeast Asia e Greenpeace UK ha mostrato immagini di rifiuti che inquinano spiagge e corsi d’acqua soprattutto nelle Filippine e in Indonesia dove sono presenti anche moltissimi altri marchi di cura personale.
Perché allora prendere di mira un solo marchio?
È questa una tra le domande che più viene posta dalle persone che vedono Dove come l’unico prodotto di bellezza colpevole di tutto ciò mentre in realtà, come abbiamo già visto, essendo Dove uno tra i brand più conosciuti per la cura personale è più proficuo cominciare analizzando un marchio alla volta.
Oggi giorno sono moltissime le occasioni in cui la maggior parte dei prodotti vengono etichettati come sostenibili ed è difficile comprendere se ciò venga fatto con sincerità o per strategie di marketing, proprio per questo la creazione di spot o di campagne sono utili a far luce su brand che da sempre sfruttano il marketing sostenibile esclusivamente come mezzo per salire in alto e garantirsi il sostegno delle persone.
Fonte immagine:Toxic Influence: The Dark Side of Dove on Youtube – https://www.youtube.com/watch?v=dPhKzGx1Sc0