Una borsa del cavolo è il must have di Esselunga per la Milano Fashion Week: il lancio del primo digital drop social firmato Esselunga è un perfetto mix tra la campagna pubblicitaria di Armando Testa e l’influencer Marketing con Camihawke e Tommaso Zorzi.
Non solo supermercati e promozioni.
Durante la trepidante attesa della Milano Fashion Week, tenutasi dal 20 al 26 Settembre, Esselunga, nota società italiana operante nella grande distribuzione organizzata (GDO) nell’Italia settentrionale e centrale, ha lanciato la sua proposta di moda. Una borsa del cavolo.
Cavolo, che borsa quella di Esselunga
Cavolo, che borsa quella di Esselunga, davvero.
Nelle scorse settimane anche la catena di supermercati ha alimentato su Instagram l’attesa per un accessorio in edizione limitata e riservato alla community di fan e seguaci del brand. Una borsa a tracolla verde, dalla forma, le finiture e sfumature di un cavolo verza: un oggetto, che si potrebbe pensare inutile, reso desiderabile e di tendenza.
Esselunga, si inserisce come brand della GDO nel flusso del fashion system in uno dei momenti più chiacchierati come quello della MFW 2022. E per farlo si affida, nuovamente, alla direzione creativa di Armando Testa.
La campagna pubblicitaria di Esselunga
La campagna pubblicitaria di Esselunga trova l’idea della borsa ispirandosi alla campagna borsellino di Armando Testa che negli scorsi mesi aveva disseminato nei punti nevralgici di città come Torino e Milano delle installazioni temporanee di grossi borsellini a forma di fragola, limone e mela verde, che servivano in quel caso ad annunciare restyling e nuovi corner aperti nei punti vendita cittadini.
La realizzazione invece di questo specifico progetto, un po’ del cavolo, è stata fatta dal team digital marketing interno ed alcune agenzie partner della nota agenzia pubblicitaria Torinese.
La campagna di Esselunga ha previsto la realizzazione del suo prima digital drop social, volendo rifarsi al momento in cui le case di moda lanciano capi e accessori in edizione limitata. Il drop ha preso forma con un concorso-lampo esclusivamente rivolto alla community di Instagram con in palio, ovviamente, la “Borsa del Cavolo”, il must have non richiesto ma sin da subito desiderabile.
Infatti, il lancio, pensato solo per i veri fan di Esselunga – che non sono pochi – ha visto vincitori solo i primi novantanove dal ditino veloce: le bag sono terminate in soli tre minuti.
La centesima e ultima Borsa del Cavolo verrà sorteggiata e assegnata tra il resto dei partecipanti.
Non da dimenticare che questa iniziativa ricorda il boom delle scarpe da ginnastica della Lidl da tredici euro, rivendute poi a prezzi esorbitanti e la collezione sportiva in edizione limitata di Eurospin.
L’influencer Marketing della campagna
La strategia della campagna oltre ad un claim semplice ma impattante ha puntato molto sul coinvolgimento della community, scegliendo l’influencer marketing e in particolare creator digitali come Camihawke e Tommaso Zorzi.
Attuando una selezione perfettamente in linea con il loro tone of voice ironico e alla moda sono stati creati due contenuti video, in collaborazione con gli influencer, che hanno riscosso successo e reso il digital drop ancora più efficace.
Camihawke parte creando uno dei suoi tipici look allo specchio. Proponendo un look un po’ all’insegna dell’ortofrutta. E che look insalata sarebbe senza una borsa del cavolo? Con il suo tutorial, ed innata ironia, spiega gli abbinamenti modaioli da poter fare come se fossero quelli di una pietanza molto “healthy”.
Tommaso Zorzi fa leva invece su un altro momento tipico dei social, l’unboxing dei prodotti ricevuti in regalo dalle aziende. La borsa di Esselunga si rivela non meno miracolosa di altri prodotti cosmetici o per la cura della persona tanto da trasformarlo nel perfetto principe del cavolo.
Da notare, e apprezzare, è come la scelta degli influencer non abbia snaturato né i loro linguaggi, né quelli di Esselunga, rendendo la campagna ancora più credibile e -volutamente- simpatica.Sembra proprio che la catena di supermercati abbia già vinto una sfida non scontata: diventare un love brand.