Verde Giffoni tinge di green il festival del cinema dei ragazzi più conosciuto d’Italia, e non solo. 

Si chiama «Verde Giffoni – Youth for the Present» l’evento, che si trova alla sua prima edizione, rivolto alla salvaguardia del Pianeta e destinatlo alla Generazione Z, la più sensibile e attenta a questo tema. Tenutosi alla fine del mese di aprile dal 27 al 30 a Giffoni Valle Piana, i quattro giorni sono stati dedicati interamente alla sostenibilità, non solo ambientale ma intesa anche nelle sue accezioni sociali ed economiche, declinati attraverso cinema, cultura, comunicazione, musica e innovazione. 

Una sfida che ha voluto contribuire attivamente al cambiamento, partendo dalle esigenze, i dubbi e le speranze dei ragazzi. 

D’altronde il sottotitolo del festival – Youth for present – spiega bene la filosofia di questo nuovo evento: dar voce ai più giovani perché loro sono il presente, non solo il futuro di questo pianeta.

Gli ospiti e le tematiche della prima edizione di Verde Giffoni

Con Verde Giffoni sono rifiorite le sale della Multimedia Valley: 400 ragazzi dai 14 ai 25 anni provenienti da tutt’Italia sono stati chiamati a confrontarsi con artisti impegnati per la tutela dell’ambiente ma anche uomini e donne che si occupano di psicologia, filosofia, ricerca scientifica e innovazione.

L’iniziativa è stata co-finanziata dal Ministero della Cultura Direzione generale Cinema e dalla Regione Campania.

In primo piano, in pieno stile Giffoni, i ragazzi e le ragazze protagonisti di Verde Giffoni hanno visionato diversi film a tema green. I film sono stati divisi in due sezioni: “In&Out Society” e “Futura”, quest’ultima aperta al pubblico. Tutti i film miravano a fornire un quadro chiaro su ecologia, ambiente, salvaguardia dell’ecosistema e degli animali. 

Ben 350 i lungometraggi provenienti da Italia, Canada, Bolivia, Belgio, Israele e Francia, che il team di Giffoni ha valutato e selezionato.

Gli incontri hanno visto protagonisti ospiti come Francesca Michielin, lo chef Simone Rugiati, i promotori del Manifesto d’Assisi Padre Enzo Fortunato ed Ermete Realacci e i Casa Surace

Dal lato musicale gli showcase che hanno animato tutte le serate in Sala Truffaut hanno visto protagonisti le rivelazioni di Sanremo 2022, Matteo Romano e Dargen D’Amico, passando per Napoleone, cantante cilentano che oggi vive a Torino, i Capone & Bungt Bang,  band musicale che usa strumenti realizzati con materiali riciclati e per chiudere in bellezza con i The Kolors, super acclamati dai ragazzi di Verde Giffoni.

Perchè Verde Giffoni

Giffoni è da sempre un formidabile incontro di energie vitali: la linfa di questo festival è fluita dagli ospiti ai ragazzi, passando per i film, con un costante scambio di pensieri rinnovabili.

Durante le quattro giornate di Verde Giffoni i ragazzi protagonisti sono sempre di più giunti alla consapevolezza che chi può salvare la natura e il pianeta sono loro, e possono farlo partendo dalle piccole scelte quotidiane, che passo dopo passo potranno spianare la strada ad un mondo più pulito e sostenibile.

Se Giffoni ha sentito la necessità di sdoppiarsi dando vita a questo spin off green è perchè ha sempre abbracciato queste tematiche.

La tutela dell’ambiente ha infatti sempre contraddistinto il festivai: nel triennio 2018-2020 le tematiche erano state acqua, aria e terra, diventati i tre elementi fondamentali che hanno guidato le diverse edizioni del festival, con attività mirate ed esperti capaci di rispondere alle domande dei giurati.

“Dopo 52 anni di storia Giffoni si rinnova si presentandosi in una veste diversa a una società che chiede tanto e ai giovani dell’attivismo ambientale hanno fatto la loro bandiera” ha affermato il direttore generale di Giffoni Jacopo Gubitosi.

Emblema di questa prima edizione di Verde Giffoni è stata sicuramente la cerimonia finale dove

sono stati piantati dieci aranci, ciascuno con un nome legato ad un personaggio del cinema e un messaggio di speranza: da Hermione Granger a Cesia de La Ciociara, da Forrest Gump a Ponyo e, infine, Oscar Schindler, personaggio scelto direttamente dal cantautore Giovanni Caccamo che ha simbolicamente piantato il decimo albero di questo inizio di frutteto chiamato Giffoni, un frutteto da cui nasceranno idee destinate a cambiare il mondo.

D’altronde, come recita uno dei messaggi legati agli alberi: “ogni secondo è importante, ogni seme conta, ogni nostra azione può essere fondamentale”. E Verde Giffoni ha piantato semi non solo per gli alberi ma nelle coscienze di chi gestirà il futuro del nostro pianeta.